Ho scattato queste foto a Davide cercando di catturare qualcosa di più di un semplice ritratto: un’emozione, un momento di introspezione. Ho scelto il low key perché volevo che la luce parlasse da sola, che rivelasse solo una parte della scena, lasciando il resto all’immaginazione.

Quello che mi colpisce di più è il suo sguardo. Non è semplicemente rivolto verso l’esterno, ma sembra quasi guardare dentro se stesso. C’è qualcosa di profondo, un pensiero che attraversa il suo viso, reso ancora più intenso dal contrasto tra la luce morbida e le ombre profonde.

Nella seconda immagine, l’ombra avvolge quasi tutto, lasciando solo un piccolo spiraglio di luce su un occhio e sulle labbra. È un effetto che mi piace perché aggiunge un senso di mistero, quasi cinematografico, senza però perdere la delicatezza dell’espressione.

Un dettaglio che amo particolarmente è il braccialetto colorato al suo polso. In mezzo ai toni scuri e neutri, quel piccolo tocco di colore mi ricorda che, al di là di questo ritratto quasi adulto, Davide è ancora un bambino, con il suo mondo fatto di fantasia e curiosità.

Non so se sono riuscito a raccontare tutto quello che vedevo in quel momento, ma di sicuro queste immagini per me hanno un valore speciale. Non sono solo fotografie, sono una finestra su un attimo di vita, su un pensiero fugace, su un’emozione sincera.